緑色のカントリー風の家の外観の写真
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DRHomes Pty Ltd
Inspire a wow moment when your guests walk up to this incredible front facade with classic weatherboard and stunning stacker stone features.
ブリスベンにある高級な巨大なカントリー風のおしゃれな家の外観の写真
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sebastian kolm architekturfotografie
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ニュルンベルクにあるカントリー風のおしゃれな家の外観の写真
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Maler Falk | Farbe fürs Leben
©Falk: Der Stil wird aktuell wohl eher als "Alpenstyle" oder Alpenstil beschrieben, weder modern noch rustikal trifft es genau.
Die Rückbesinnung auf traditionelle Baustoffe wie Holz und Stein finden hier als architektonische Elemente wieder ihr Zuhause.
Im konkreten Beispiel wurden die Gebäude durch ein Zimmereiunternehmen in Holzständerbauweise errichtet und aussenseitig mit Holzfaserdämmplatten energetisch gedämmt. Auf diesen wurde durch uns Geopietra Kunststein vom Typ Bergamo verlegt. Angrenzende Anstrich auf den Fassadenputz wurden in mineralischem System ausgeführt und farblich den Steinen angepasst, um die Gebäude zu erden.
Haigh Architects
A lovingly restored Georgian farmhouse in the heart of the Lake District.
Our shared aim was to deliver an authentic restoration with high quality interiors, and ingrained sustainable design principles using renewable energy.
Sandro Urbani
Si tratta di uno dei primi edifici recuperati in modo bioecologico della zona.
L’originario casolare in pietra si presentava già come un manufatto completamente naturale, realizzato in un area di particolare pregio, di assoluta panoramicità.
Sulla base delle informazioni acquisite e delle indagini preventivamente eseguite sull’area di intervento ed in applicazione dei basilari concetti della bioedilizia, ho pensato di eseguire un recupero del fabbricato esistente, il più possibile rispettoso dell’ambiente circostante, integrandolo da alcuni ambienti necessari al nuovo riuso del casolare.
In particolare una nuova cucina, per le nuove esigenze ricettive dell’agriturismo, posizionata volutamente a nord, in quanto spazio destinato alla produzione di calore, capace di “isolare“ il resto degli ambienti al piano terra dall’esposizione dei venti freddi ai quali è sottoposto.
Un porticato da usare prevalentemente durante il periodo estivo, per integrare l’ambiente ristorante interno, e spazi abitativi per la nuova ricettività costituita da tre appartamenti.
Intervenire utilizzando soltanto materiali naturali totalmente rinnovabili ed ecocompatibili come legno, calce ecc.. è stato uno degli obiettivi prioritari del riuso di questo casolare, che allo stato originario possedeva già molti dei requisiti richiesti dalla bioedilizia .
Uso di pietra naturale, leganti a base di calce e sabbia, travi di legno, e pianelle in cotto artigianale.
In particolare, le fondazioni dell’ampliamento sono state realizzate con calcestruzzo con cemento bianco ( bassa radioattività, rispetto al grigio), armato con acciaio austenitico amagnetico. Al piano terra sono stati utilizzati dei casseri a perdere in materiale plastico riciclato per la ventilazione del solaio, e la realizzazione di un sistema orientato per l’allontanamento delle eventuali presenze di gas radon del terreno, oltre che a risolvere qualsiasi fenomeno di risalita dell’umidità.( vd. foto allegata).
Lo stesso materiale contribuisce al sostegno del getto in calce idraulica naturale e sabbia con all’interno una rete in polipropilene.
Alla originaria struttura portante del vecchio casolare realizzata in pietra locale legata da calce, è stata affiancata una nuova struttura, in muratura portante di blocchi in laterizio sismico porizzati con farina di legno, atossico ed esente da radioattività, così da ottenere il massimo isolamento termico-acustico e lasciando inalterata la traspirabilità delle pareti, senza rischi di condensa o muffe.
Anche la malta utilizzata per la muratura esterna di rivestimento in conci di pietra di recupero da precedenti demolizioni di parte dell’originario edificio, garantisce traspirabilità all’intero spessore murario.
Al blocco portante è stato applicato all’interno un intonaco a base di calce.
Il solai interpiano presentano una orditura in castagno , pianelle in cotto artigianale di recupero integrate da vecchie pianelle recuperate, ma provenienti dalla stessa fornace originaria, e da uno strato superiore costituito da un getto di calce idraulica naturale, sabbia, e granulato di sughero per un ottenere un buon isolamento dei locali nei periodi in cui l’edificio viene utilizzato solo parzialmente.
Le coperture, a falde inclinate sono state realizzate secondo una tecnologia non ancora utilizzata in questa zona, ma comunque di largo uso in alcune regioni dell’Italia settentrionale.
La struttura infatti, realizzata con struttura principale e secondaria in legno di castagno, è superiormente da doppio strato di isolamento costituito da doppia stesura di pannelli in fibra di legno.
Superiormente sono stati impermeabilizzati unicamente da un telo isolante altamente traspirante ( Sd 0.04 m).
Una piccola orditura di travicelli in abete e un tavolato costituisce un ottima ventilazione nonchè isolamento per la stesura del superiore manto di copertura in coppi e tegole in laterizio, anch’essi di recupero.
Le tinteggiature all’interno degli ambienti sono state eseguite con materiali completamente ecologici contenenti unicamente albume, latte, tuorlo, carbonati di calcio, grassello di calce, olii essenziali di agrumi e menta, allume propoli ecc....
Per un attento uso delle risorse ambientali sono stati recuperati alcuni elementi costituenti la originaria scala esterna,( blocchi di pietra locale), peraltro presenti anche sugli spigoli esterni del casolare, per farne degli architravi sulle aperture delle nuove finestre dell’ampliamento.
Lawrence Duck Architecture
Conversion of an agricultural outbuilding into holiday accommodation. Exterior photo showing new natural slate roof, repointed solid masonry walls and rendered gable frontage.
Müllers Büro
Die Bauherrin, selbst Australierin, ist auf der ganzen Welt zuhause - mit diesem Sommerhauses erfüllte sie sich ihren Wunsch nach einem Haus wie auf Long Island.
Sandro Urbani
Si tratta di uno dei primi edifici recuperati in modo bioecologico della zona.
L’originario casolare in pietra si presentava già come un manufatto completamente naturale, realizzato in un area di particolare pregio, di assoluta panoramicità.
Sulla base delle informazioni acquisite e delle indagini preventivamente eseguite sull’area di intervento ed in applicazione dei basilari concetti della bioedilizia, ho pensato di eseguire un recupero del fabbricato esistente, il più possibile rispettoso dell’ambiente circostante, integrandolo da alcuni ambienti necessari al nuovo riuso del casolare.
In particolare una nuova cucina, per le nuove esigenze ricettive dell’agriturismo, posizionata volutamente a nord, in quanto spazio destinato alla produzione di calore, capace di “isolare“ il resto degli ambienti al piano terra dall’esposizione dei venti freddi ai quali è sottoposto.
Un porticato da usare prevalentemente durante il periodo estivo, per integrare l’ambiente ristorante interno, e spazi abitativi per la nuova ricettività costituita da tre appartamenti.
Intervenire utilizzando soltanto materiali naturali totalmente rinnovabili ed ecocompatibili come legno, calce ecc.. è stato uno degli obiettivi prioritari del riuso di questo casolare, che allo stato originario possedeva già molti dei requisiti richiesti dalla bioedilizia .
Uso di pietra naturale, leganti a base di calce e sabbia, travi di legno, e pianelle in cotto artigianale.
In particolare, le fondazioni dell’ampliamento sono state realizzate con calcestruzzo con cemento bianco ( bassa radioattività, rispetto al grigio), armato con acciaio austenitico amagnetico. Al piano terra sono stati utilizzati dei casseri a perdere in materiale plastico riciclato per la ventilazione del solaio, e la realizzazione di un sistema orientato per l’allontanamento delle eventuali presenze di gas radon del terreno, oltre che a risolvere qualsiasi fenomeno di risalita dell’umidità.( vd. foto allegata).
Lo stesso materiale contribuisce al sostegno del getto in calce idraulica naturale e sabbia con all’interno una rete in polipropilene.
Alla originaria struttura portante del vecchio casolare realizzata in pietra locale legata da calce, è stata affiancata una nuova struttura, in muratura portante di blocchi in laterizio sismico porizzati con farina di legno, atossico ed esente da radioattività, così da ottenere il massimo isolamento termico-acustico e lasciando inalterata la traspirabilità delle pareti, senza rischi di condensa o muffe.
Anche la malta utilizzata per la muratura esterna di rivestimento in conci di pietra di recupero da precedenti demolizioni di parte dell’originario edificio, garantisce traspirabilità all’intero spessore murario.
Al blocco portante è stato applicato all’interno un intonaco a base di calce.
Il solai interpiano presentano una orditura in castagno , pianelle in cotto artigianale di recupero integrate da vecchie pianelle recuperate, ma provenienti dalla stessa fornace originaria, e da uno strato superiore costituito da un getto di calce idraulica naturale, sabbia, e granulato di sughero per un ottenere un buon isolamento dei locali nei periodi in cui l’edificio viene utilizzato solo parzialmente.
Le coperture, a falde inclinate sono state realizzate secondo una tecnologia non ancora utilizzata in questa zona, ma comunque di largo uso in alcune regioni dell’Italia settentrionale.
La struttura infatti, realizzata con struttura principale e secondaria in legno di castagno, è superiormente da doppio strato di isolamento costituito da doppia stesura di pannelli in fibra di legno.
Superiormente sono stati impermeabilizzati unicamente da un telo isolante altamente traspirante ( Sd 0.04 m).
Una piccola orditura di travicelli in abete e un tavolato costituisce un ottima ventilazione nonchè isolamento per la stesura del superiore manto di copertura in coppi e tegole in laterizio, anch’essi di recupero.
Le tinteggiature all’interno degli ambienti sono state eseguite con materiali completamente ecologici contenenti unicamente albume, latte, tuorlo, carbonati di calcio, grassello di calce, olii essenziali di agrumi e menta, allume propoli ecc....
Per un attento uso delle risorse ambientali sono stati recuperati alcuni elementi costituenti la originaria scala esterna,( blocchi di pietra locale), peraltro presenti anche sugli spigoli esterni del casolare, per farne degli architravi sulle aperture delle nuove finestre dell’ampliamento.
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