Capiamoci: può capitare di avere una stanza in più: a seconda dell’indole si può essere portati a
creare uno studio, una sala giochi o un guardaroba – ci sta. Ma cosa spinga le
persone a dividere una camera spaziosa (quella da letto) per ottenere uno
spazio angusto per dormire, e uno spazio angusto per cambiarsi, non lo capirò
mai.
Pensateci: avere a disposizione un’ambiente unico permette
di giocare con la disposizione dei mobili, offre la possibilità d’inserire
complementi d’arredo originali: grandi specchi, poltroncine vellutate,
paraventi, divisori con tappezzerie particolari, pannellature damascate,
tappeti e quadri con soggetti languidi e/o fotografie di moda. Cosa può
scatenare di più la fantasia, dare possibilità di personalizzazione?
Tant’è: non appena un lato della camera supera i 3,5 m ecco
che viene posta la domanda, quasi un riflesso pavloviano: ci sta una cabina
armadio? Help! (Sì, hai ragione, chiedi aiuto se se t'acchiappo...)
Ma beate figliole, perché vi volete cambiare di nascosto? Siete
agorafobiche? Perché precludersi la possibilità di girarsi, fare un paio di passi, accennare una piccola sfilata, ... perchè?
Ultima considerazione: le due cose più importanti quando ci
si specchia sono la profondità di campo (quindi ‘giusta distanza’ dallo
specchio) e un’ottima illuminazione: mi spiegate come fate in un budello stretto
e buio ad ottenere le condizioni giuste?
Alcuni spunti:
WHAT architecture - Beirutful House · 詳細
Fab Paris Contemporary Apartment · 詳細
le giuste dimensioni minime di una cabina armadio (guardaroba):
Contemporary Cabinet · 詳細
Liadesign