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Come Arredare una Cucina Vuota in 5 Passi
Cosa sapere per scegliere la cucina giusta, prima di recarsi in showroom o dal falegname
Maria Laura Leo
2019年1月19日
Quando ci si trova a dover arredare una cucina vuota può essere utile conoscere alcune informazioni prima di recarsi dal falegname per farsi fare i mobili su misura, o presso uno showroom o un negozio, per acquistarli già realizzati. Ma quali sono le informazioni che sarebbe opportuno rilevare in vista dell’acquisto di una cucina nuova? Scopriamo insieme da dove cominciare.
1. Prendere le misure
Quanto spazio ho a disposizione? Quale potrà essere l’ingombro massimo della mia cucina? Ci sono porte, finestre o altri elementi che mi vincolano nel posizionamento dei mobili? Queste domande devono costituire il punto di partenza per arredare la propria cucina da zero. Armati di un metro, di carta e penna per annotare le misure e della compagnia di un'altra persona che aiuti nell'operazione, si può procedere nel rilievo della stanza e degli elementi che la caratterizzano. Può essere d'aiuto disegnare in pianta, anche solo schematicamente, la forma dell'ambiente e indicare le lunghezze dei lati che ne definiscono il perimetro.
Quanto spazio ho a disposizione? Quale potrà essere l’ingombro massimo della mia cucina? Ci sono porte, finestre o altri elementi che mi vincolano nel posizionamento dei mobili? Queste domande devono costituire il punto di partenza per arredare la propria cucina da zero. Armati di un metro, di carta e penna per annotare le misure e della compagnia di un'altra persona che aiuti nell'operazione, si può procedere nel rilievo della stanza e degli elementi che la caratterizzano. Può essere d'aiuto disegnare in pianta, anche solo schematicamente, la forma dell'ambiente e indicare le lunghezze dei lati che ne definiscono il perimetro.
Perché?
Le dimensioni dell’area o della parete che ospiteranno la cucina sono informazioni che bisogna conoscere per avere un’idea, anche solo approssimativa, di quanto spazio si potrà occupare e di quale tipologia (lineare, ad angolo, con isola o con penisola) potrebbe essere più adeguata.
È opportuno annotare anche la presenza di eventuali porte, finestre, radiatori, prese elettriche da non coprire o altri elementi fissi che potrebbero influenzare la distribuzione degli arredi. Non si tratta sempre di condizioni vincolanti, ma spesso richiedono soluzioni particolari, come il caso di un mobile più basso rispetto agli altri da posizionare sotto il davanzale della finestra.
Prendere le misure aiuta ad arrivare dal falegname, se si opta per una soluzione su misura, o presso lo showroom con un’idea già abbastanza definita, in attesa che l’artigiano o il tecnico del negozio si occupino del rilievo dettagliato delle misure prima dell’acquisto.
Le dimensioni dell’area o della parete che ospiteranno la cucina sono informazioni che bisogna conoscere per avere un’idea, anche solo approssimativa, di quanto spazio si potrà occupare e di quale tipologia (lineare, ad angolo, con isola o con penisola) potrebbe essere più adeguata.
È opportuno annotare anche la presenza di eventuali porte, finestre, radiatori, prese elettriche da non coprire o altri elementi fissi che potrebbero influenzare la distribuzione degli arredi. Non si tratta sempre di condizioni vincolanti, ma spesso richiedono soluzioni particolari, come il caso di un mobile più basso rispetto agli altri da posizionare sotto il davanzale della finestra.
Prendere le misure aiuta ad arrivare dal falegname, se si opta per una soluzione su misura, o presso lo showroom con un’idea già abbastanza definita, in attesa che l’artigiano o il tecnico del negozio si occupino del rilievo dettagliato delle misure prima dell’acquisto.
2. Verificare la posizione attacchi
La posizione degli attacchi di acqua, luce e gas è un dato estremamente vincolante nell’organizzazione della propria cucina. A meno che non ci si trovi in fase di realizzazione dei lavori, infatti, eventuali cambiamenti a livello impiantistico comporterebbero, nella maggior parte dei casi, interventi piuttosto invasivi. In un’abitazione presa in affitto non ammobiliata o in una in cui i lavori sono stati già completati è sempre preferibile trovare la soluzione migliore in base a quello che si ha davanti. L’aiuto di un tecnico, come un architetto o un ingegnere, di un esperto nel settore dell’arredo cucina o di un impiantista potrebbe facilitare questa fase della progettazione.
La posizione degli attacchi di acqua, luce e gas è un dato estremamente vincolante nell’organizzazione della propria cucina. A meno che non ci si trovi in fase di realizzazione dei lavori, infatti, eventuali cambiamenti a livello impiantistico comporterebbero, nella maggior parte dei casi, interventi piuttosto invasivi. In un’abitazione presa in affitto non ammobiliata o in una in cui i lavori sono stati già completati è sempre preferibile trovare la soluzione migliore in base a quello che si ha davanti. L’aiuto di un tecnico, come un architetto o un ingegnere, di un esperto nel settore dell’arredo cucina o di un impiantista potrebbe facilitare questa fase della progettazione.
Perché?
Di fronte a un impianto già concluso, è importante annotarne, sulla pianta disegnata in precedenza, la posizione, almeno indicativa, di prese elettriche per elettrodomestici e piani di lavoro, attacchi di acqua e gas e posizionamento degli scarichi. Tali dati dovranno essere accompagnati sul disegno da misure indicative che consentano di individuare la loro posizione nella stanza.
Anche queste informazioni saranno comunque rilevate, in un secondo momento, dal falegname o dal tecnico. Conoscerli in anticipo aiuta a farsi già un’idea di quale potrà essere la distribuzione dei vari elementi che compongono la cucina.
Di fronte a un impianto già concluso, è importante annotarne, sulla pianta disegnata in precedenza, la posizione, almeno indicativa, di prese elettriche per elettrodomestici e piani di lavoro, attacchi di acqua e gas e posizionamento degli scarichi. Tali dati dovranno essere accompagnati sul disegno da misure indicative che consentano di individuare la loro posizione nella stanza.
Anche queste informazioni saranno comunque rilevate, in un secondo momento, dal falegname o dal tecnico. Conoscerli in anticipo aiuta a farsi già un’idea di quale potrà essere la distribuzione dei vari elementi che compongono la cucina.
3. Scegliere la tipologia di cucina
Conoscendo qual è lo spazio a propria disposizione e quali sono le posizioni degli attacchi, si può pensare alla tipologia di cucina da acquistare.
Quando si parla di “tipologia” si fa riferimento principalmente alla distribuzione dei vari moduli che la compongono. In base alla loro collocazione si ottengono configurazioni lineari, appoggiate su una sola parete, angolari, che rigirano sull’angolo, a penisola, che formano una sorta di “C”, e a isola, costituite da due blocchi di elementi disposti in maniera non continuativa.
Conoscendo qual è lo spazio a propria disposizione e quali sono le posizioni degli attacchi, si può pensare alla tipologia di cucina da acquistare.
Quando si parla di “tipologia” si fa riferimento principalmente alla distribuzione dei vari moduli che la compongono. In base alla loro collocazione si ottengono configurazioni lineari, appoggiate su una sola parete, angolari, che rigirano sull’angolo, a penisola, che formano una sorta di “C”, e a isola, costituite da due blocchi di elementi disposti in maniera non continuativa.
Perché?
Ciascuna tipologia, a prescindere dalla possibilità di personalizzare il numero dei moduli di cui si compone, richiede degli spazi ben precisi dettati sia dal loro ingombro, sia dalla necessità di assicurare libertà di movimento.
L’isola o la penisola, per esempio, necessitano di un ambiente abbastanza ampio, mentre le cucine lineari o angolari di spazi più ristretti, occupando soltanto una o due pareti della stanza.
La scelta di avere un’isola o una penisola, inoltre, è strettamente legata agli attacchi preesistenti, almeno se si intende sfruttarla come base per un piano cottura o per un lavello. In questo caso, infatti, se non è stata già prevista questa tipologia di cucina in fase di realizzazione dell’impianto, occorrerà effettuare delle modifiche piuttosto importanti.
Un’alternativa potrebbe essere quella di optare per il solo mobile isola o penisola, che fungerebbe da piano di lavoro, nella parte superiore, e da contenitore, in quella inferiore.
Ciascuna tipologia, a prescindere dalla possibilità di personalizzare il numero dei moduli di cui si compone, richiede degli spazi ben precisi dettati sia dal loro ingombro, sia dalla necessità di assicurare libertà di movimento.
L’isola o la penisola, per esempio, necessitano di un ambiente abbastanza ampio, mentre le cucine lineari o angolari di spazi più ristretti, occupando soltanto una o due pareti della stanza.
La scelta di avere un’isola o una penisola, inoltre, è strettamente legata agli attacchi preesistenti, almeno se si intende sfruttarla come base per un piano cottura o per un lavello. In questo caso, infatti, se non è stata già prevista questa tipologia di cucina in fase di realizzazione dell’impianto, occorrerà effettuare delle modifiche piuttosto importanti.
Un’alternativa potrebbe essere quella di optare per il solo mobile isola o penisola, che fungerebbe da piano di lavoro, nella parte superiore, e da contenitore, in quella inferiore.
4. Pensare alla comodità e alla praticità
Nella scelta della cucina più adatta alle proprie esigenze occorre lavorare anche un po’ con l’immaginazione, cercando di pensare già a tipologia e distribuzione.
La comodità e la praticità sono due caratteristiche che ogni cucina dovrebbe possedere, essendo il posto in cui si trascorre molto tempo in movimento tra pentole e fornelli.
L’aiuto di un Pro potrebbe essere già necessario a questo punto: infatti non per tutti è così facile e scontato “visualizzare” delle ipotesi di progetto.
Nella scelta della cucina più adatta alle proprie esigenze occorre lavorare anche un po’ con l’immaginazione, cercando di pensare già a tipologia e distribuzione.
La comodità e la praticità sono due caratteristiche che ogni cucina dovrebbe possedere, essendo il posto in cui si trascorre molto tempo in movimento tra pentole e fornelli.
L’aiuto di un Pro potrebbe essere già necessario a questo punto: infatti non per tutti è così facile e scontato “visualizzare” delle ipotesi di progetto.
Come?
Può essere utile immaginarsi nell’ambiente che si sta arredando, magari anche recandosi fisicamente in quella stanza, e pensare a quali movimenti si compiono abitualmente e a quali gli elementi si utilizzano più spesso.
La vicinanza del frigo ai fuochi per me è importante quando cucino? Con che frequenza uso il forno? Utilizzo più spesso lavello o lavastoviglie? Queste sono alcune delle domande che ci si può porre per trovare una risposta rispetto alla ricerca della comodità e della praticità.
Come già detto, lasciarsi consigliare dal falegname, dall’architetto o dallo showroom può essere utile in questa fase, perché la propria idea di praticità e di comfort viene supportata dall’esperienza di chi ha già realizzato lavori come questo.
Può essere utile immaginarsi nell’ambiente che si sta arredando, magari anche recandosi fisicamente in quella stanza, e pensare a quali movimenti si compiono abitualmente e a quali gli elementi si utilizzano più spesso.
La vicinanza del frigo ai fuochi per me è importante quando cucino? Con che frequenza uso il forno? Utilizzo più spesso lavello o lavastoviglie? Queste sono alcune delle domande che ci si può porre per trovare una risposta rispetto alla ricerca della comodità e della praticità.
Come già detto, lasciarsi consigliare dal falegname, dall’architetto o dallo showroom può essere utile in questa fase, perché la propria idea di praticità e di comfort viene supportata dall’esperienza di chi ha già realizzato lavori come questo.
5. Iniziare a farsi un’idea di finiture e materiali
Terminata la fase più “pratica”, si può passare a quella “estetica”, iniziando a pensare a quali materiali e a quali colori si preferiscono per la propria cucina.
Quando si definiranno i dettagli dell’acquisto molto probabilmente ci si troverà di fronte a una cartella materiali e, successivamente, a una cartella colori che offrirà infinite possibilità di scelta.
Al giorno d’oggi, infatti, è possibile personalizzare quasi ogni dettaglio della propria cucina: materiale della struttura, finitura dell’anta, forma della maniglia, tipologia di top. Alcune aziende, oltre ad offrire una propria cartella colori, danno al cliente persino la possibilità di farsi realizzare il prodotto prescelto in una tinta assolutamente personale, individuata da un codice RAL.
Questo step non segue delle regole precise e dipende principalmente dal gusto del proprietario. Eppure qualche accorgimento da tenere a mente c’è.
Terminata la fase più “pratica”, si può passare a quella “estetica”, iniziando a pensare a quali materiali e a quali colori si preferiscono per la propria cucina.
Quando si definiranno i dettagli dell’acquisto molto probabilmente ci si troverà di fronte a una cartella materiali e, successivamente, a una cartella colori che offrirà infinite possibilità di scelta.
Al giorno d’oggi, infatti, è possibile personalizzare quasi ogni dettaglio della propria cucina: materiale della struttura, finitura dell’anta, forma della maniglia, tipologia di top. Alcune aziende, oltre ad offrire una propria cartella colori, danno al cliente persino la possibilità di farsi realizzare il prodotto prescelto in una tinta assolutamente personale, individuata da un codice RAL.
Questo step non segue delle regole precise e dipende principalmente dal gusto del proprietario. Eppure qualche accorgimento da tenere a mente c’è.
Come?
In linea generale, i colori scuri andrebbero utilizzati in ambienti ampi e luminosi, evitati in cucine di modeste dimensioni. In questi casi si dovrebbero preferire tinte chiare o pastello per ampliare visivamente lo spazio e di renderlo più arioso.
Anche l’abbinamento con pavimento e rivestimento è importante: su tonalità scure è meglio contrastare in qualche modo con colori chiari e, viceversa, pavimenti e rivestimenti chiari non dovrebbero essere abbinati esclusivamente a mobili di tonalità simili.
Schizzi, disegni e modelli 3D realizzati dai tecnici che si occuperanno della progettazione potranno essere di grande aiuto nella scelta, perché riusciranno a ricreare un’immagine abbastanza fedele alla realtà di quale sarà il risultato finale.
Devi arredare la tua nuova cucina? Cerca su Houzz il professionista più adatto a te
Altro
Guida Houzz: Quale Forma della Cucina Scegliere?
8 Errori da Evitare nella Progettazione della Cucina
In linea generale, i colori scuri andrebbero utilizzati in ambienti ampi e luminosi, evitati in cucine di modeste dimensioni. In questi casi si dovrebbero preferire tinte chiare o pastello per ampliare visivamente lo spazio e di renderlo più arioso.
Anche l’abbinamento con pavimento e rivestimento è importante: su tonalità scure è meglio contrastare in qualche modo con colori chiari e, viceversa, pavimenti e rivestimenti chiari non dovrebbero essere abbinati esclusivamente a mobili di tonalità simili.
Schizzi, disegni e modelli 3D realizzati dai tecnici che si occuperanno della progettazione potranno essere di grande aiuto nella scelta, perché riusciranno a ricreare un’immagine abbastanza fedele alla realtà di quale sarà il risultato finale.
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